Ho boicottato #Amazon per oltre 1 anno e posso confermare che è perfettamente possibile vivere una vita felice senza i loro servizi. Per quanto mi riguarda ci sono sempre state ragioni più che sufficienti per non sostenere questa azienda e #Bezos, ma se alcune persone decidono che non possono farne senza ecco le alternative:
@gepeto64 fondamentalmente l'80-90% di quello che si compra su amazon è roba cinese, non ha senso comprarla su amazon se puoi prenderla alla fonte a metà prezzo. IL consiglio è comunque rivolto a chi non riesce a vivere senza amazon, il mio consiglio sarebbe ridurre le spese online ai soli prodotti di nicchia introvabili sottocasa.
@prealpinux@gepeto64 purtroppo una volta entrato nella spirale di Amazon è quasi impossibile uscirne, anche il solo rimuovere l’abbonamento prime è un’impresa. Io direi che alcune cose si possono tornare a comprare offline, per cose introvabili aliexpress è la meno peggio. Certo serve disabituarsi ad avere le cose a casa il giorno dopo…
Ci sono stati parecchi commenti sulle alternative ad #amazon, il tema è sentito ma lo si usa comunque per vari motivi, quindi se il fattore etico non fa molta presa ecco la lista su come spendere meno non usando amazon:
@toad credo proprio che il PC sia morto per le nuove generazioni. Al posto del laptop usatno tablet con la tastiera così possono usare grossomodo le stesse app che già conoscono dallo smartphone. Mi diceva @dado che l'età media del LUG di Pordenone è 47 anni, destinata ad aumentare visto che non c'è ricambio generazionale.
A quanto pare nell'ultimo anno il #fediverso ha perso ben 3500 istanze per sempre, sono circa 300 al mese, e continuano a diminuire al ritmo di una decina al giorno.
Non mi stupisce, per anni si è stati convinti che i #social siano gratis e molti lo hanno creduto. Però i social hanno bisogno di server costosi e serve molto tempo per gestirli.
Alla fine tutte le difficoltà sono venute a galle e il colpo di grazia lo hanno dato i recenti attacchi hacker che hanno colpito duramente #mastodon.
@ed@koalacurioso@ildisinformatico in realtà il fediverso è diviso fra istanze generalistiche simili a twitter in cui le iscrizioni sono libere come mastodon.social, mastodon.online, mastodon.uno, e le piccole istanze a tema che hanno quasi tutte i buttafuori alla porta per fare selezione su chi può entrare e chi no perchè sono molto elitaristiche e/o identitarie. Confrontare un piccolo club di provincia con un festival rock è abbastanza ridicolo, ognuno ha i suoi pregi e difetti.
Fondatore e amministratore di mastodon.uno, membro dei @devol Nei miei server uso Linux ed applicazioni free e open source dal 2004.Sviluppo siti noprofit (e non solo) dal 1998.Smanetto ininterrottamente dal 1986: :commodore: :amiga: :msdos: :windows: :mac: :gnu: :linux: :fedora: Papà dal 2018 e membro del gruppo https://devol.it con cui dal 2019 gestiamo una trentina di servizi liberi: https://servizi.devol.itVivo e lavoro fra Milano e Pordenone.