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valhalla (valhalla@social.gl-como.it)'s status on Sunday, 19-Jan-2025 03:37:53 JST valhalla
@marcoboh @matz @jones_ @oblomov sentivo un linguista dire che la differenza tra pésca e pèsca sta andando scomparendo con le generazioni più giovani (per qualche valore di giovane, almeno già da quella degli attuali 40enni), proprio favorito tra le altre cose dal fatto che basta il contesto per distinguerle -
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marcoboh 🏳️🌈 (marcoboh@devianze.city)'s status on Sunday, 19-Jan-2025 03:37:55 JST marcoboh 🏳️🌈
@oblomov @jones_ @matz beh c'è la differenza tra pésca (voce del verbo pescare) e pèsca (il frutto) che è un esempio classico...
Ma c'è anche il mio amico lodigiano che non coglie la differenza (proprio non la sente), e del resto si capisce dal contesto, per cui va bene così 😄 -
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Oblomov (oblomov@sociale.network)'s status on Sunday, 19-Jan-2025 03:37:56 JST Oblomov
@jones_ @matz poi rimane il fatto che nella maggior parte delle parlate locali la differenza aperto/chiuso è sostanzialmente svanita, per cui alla fine anche un po' chissene ;-)
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Oblomov (oblomov@sociale.network)'s status on Sunday, 19-Jan-2025 03:37:57 JST Oblomov
@jones_ @matz
bottiglie di vino a parte, la Treccani fa anche un excursus storico che peraltro aiuta a capire come siano solo convenzioni e pure mutevoli nel tempo. Comunque, si oggi giorni sulle vocali «e» ed «o» si usa l'accento grave \ per indicare la vocale aperta e quello acuto / per indicare la vocale chiusa, ma per esempio su «i» ed «u» (che sono sempre chiuse) si è stabilita la grafia con l'accento grave (infatti la tastiera italiana non ha í ed ú). Io però quando posso usco l'acuto.
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