Ho trascorso e trascorrerrò le feste col nipotame, di età assortita tra i 5 e i 22 anni. Unə di loro, vedendomi stupita e scoraggiata perché non aveva saputo rispondere a una domanda di geografia a mio parere elementare, mi ha mostrato un video e... Ed ecco che arriva il metodo scientifico: Se avete figli e/o nipoti tra i 12 e i 22 anni chiedete loro: - Quante sono le regioni italiane - Con cosa confina la Lombardia (o la vostra regione) ->
@LaVi A scuola non sono mai riuscita a mandare giù le nozioni mandate a memoria senza apparente motivo, ancora oggi i confini delle regioni i quali province siano in che regione non li so. Ovviamente è un cattivo segno quello di cui parli. Mi sconforta molto di più però quando le persone dimostrano di non saper fare, ad esempio, una comprensione del testo o non sviluppano un senso critico.
@LaVi a onor del vero credo che questo interessi anche altre generazioni (ho sentito un prof universitario over60 dire che Boccaccio era un poeta del RISORGIMENTO! Ok che non insegnava materie umanistiche eh, però 😩)
Dal canto mio confesso che pure per moltiplicazioni più semplici prendo in mano la calcolatrice, che mio padre pensa che tutta l'antica Grecia sia "tizio delle ali di cera" e che molti miei amici non sanno cosa siano le Marche
@vanblessed le cose "imparate a memoria" sono odiose, ma ci sono metodi divertenti - come l'associazione di idee, o piccole filastrocche - per imparare (tipo: data convenzionale della fondazione di Roma? Sette colli, sette re, 753!). Poi, sul fatto che i piccoli umani non abbiano viaggiato molto, forse era vero in passato, un po' meno oggi, specie se si passa il Natale a Morbegno e Capodanno a Santo Domingo...
@Fbrzvnrnd@LaVi Sempre odiate le cose imparate a memoria, anche se in età scolare non saprei come rendere più consapevoli dei territori vicini e lontani dei piccoli esseri umani che verosimilmente non hanno mai viaggiato granché.
Per le province italiane (ma anche gli stati del mondo) ogni tanto mi ricordo di https://travle.earth/ita che è un ottimo modo per ripassare/conoscere connessioni tra diversi luoghi.
Secondogenito, vent'anni: le regioni 23, i confini della Liguria giusti due su cinque, Dante corretto, calcolo corretto, il Partenone sbagliato.
Terzogenita, dodici anni: le regioni 20, i confini della Liguria sconosciuti, Dante corretto, calcolo corretto, Partenone (una struttura, forse di epoca romana, ma non sono sicura).
Aggiungo: io, 54, avrei sbagliato le regioni e uno dei confini della Liguria.
@LaVi Come ci diceva spesso la nostra professoressa di storia delle superiori: "Potete anche dimenticarvi le date e i fatti storici successi ma se studiate ragionando quei ragionamenti vi rimarranno anche dopo". Aveva ragione.
@LaVi Per esperienza personale posso dire che non sempre aver studiato significa averlo fatto bene, sapere le cose o saperle esporre correttamente. Me la sono sempre cavata bene e non ho mai avuto grosse difficoltà a farlo, pure nelle materie che non sopportavo (geografia e storia in primis) ma nonostante i miei più che soddisfacenti risultati, se mi ponessi determinate domande oggi, molto probabilmente non saprei rispondere.