I rettori non dovrebbero aver titolo a "mettersi d'accordo" per spartirsi i fondi. Dovrebbero fare ricorsi invocando la riserva (costituzionale) di legge, come ha fatto a suo tempo uno solo di loro, il rettore dell'università di Macerata, vincendo in modo che della questione sia investito il parlamento - il parlamento, non la Crui. I criteri e parametri per l'abilitazione scientifica nazionale - con la costosa bibliometria proprietaria - sono regolamentari, non legislativi (art. 16 legge 240/2010).
La Crui proprio perché è la Crui, non credo abbia interesse a tutto ciò: ma questo ha come conseguenza un'università incatenata a spese imposte da chi con l'altra mano le taglia i fondi e che non può permettersi.