@lasiepedimore fortunatamente è in pensione, quindi a parte i danni che ha fatto in passato non ne può fare più. Purtroppo nella sua voglia che non sia autistica, mia madre (gran donna, il problema è che non solo lɜ stronzɜ possono ferire così tanto) sta dimenticando tutto ciò che conferma la diagnosi, e non è poco, compresa la diagnosi di un familiare che è stata ritardata dal fatto che si comportasse come me da piccola.
Dopo un po' di tempo finalmente riesco a sentire mia madre. Tutta contenta dice: "Il nostro vecchio medico di famiglia ha detto che non sei autistica. Visto che sei un'attrice ti sei lasciata prendere dalla parte quando ti hanno convinto che lo sei." Adesso oscillo tra rabbia e depressione, e so che non mi passerà facilmente. Non è bello sentirsi invalidata, rifiutata e soprattutto sola
Una piccola grande richiesta: sto preparando un monologo abbastanza lungo e complesso sull'autismo che include anche una sezione importante sul bullismo. So che può essere doloroso, ma se poteste condividermi alcune frasi che vi hanno ferito che sia intenzionalmente o no detta da persone a voi vicine a quel tempo ve ne sarei eternamente grata 💛 .
Buon Pride Month a tuttə. Se volete giocare delle storie queer, HumbleBundle ha preparato questo bundle che vale già più del prezzo del biglietto con "Wylde Flowers" e "Coffee Talk 2". Prendete e giocatene tuttə. https://www.humblebundle.com/games/stories-pride
@lasiepedimore ah sappiamo benissimo che è quello il problema, la cosa triste è vedere come la difesa dell'oppressione altrui venga giustificata usando ideali importanti come la libertà di parola (e qui torniamo anche all'altro post che hai condiviso) e, oltre al danno la beffa, la difesa degli oppressi.
@lasiepedimore la prima parte è vitale "ora sono omofobi e transfobici a doversi giustificare" ed è per questo che paventano un ritorno ai "bei vecchi tempi quando si poteva dire quel che si voleva."
@lasiepedimore I feel you 💛 purtroppo una posizione cruciale ce l'hanno le persone che non sono coinvolte in queste vicende. Una coscienza collettiva più alta potrebbe fare miracoli.
@lasiepedimore sai, sull'ignorare le figure senza ruoli istituzionali e senza potere sono abbastanza combattuta. Capisco che si rischi di dare più attenzione a chi rischia di abusarne, ma temo siamo arrivati al punto di dover sottolineare cosa possa e debba essere accettata come opinione e cosa sia discriminazione da stroncare sul nascere. Ho paura che il silenzio venga visto come mancanza di attenzione. Poi per le figure di potere contestare (che non è censurare) è d'obbligo.
@lasiepedimore il problema è che sottovalutiamo sempre queste figure considerandole come poco più che folcloristiche nonostante abbiano il potere di fare danni come la grandine. Sai quante volte mi sono sentita dire "vabbè, Gasparri lascialo perdere, tanto..."?
Quando ero unə bambinə c’erano due libri che ho quasi consumato: uno era un libro che mostrava tutti i funghi velenosi e i loro effetti, ma questa è una storia per un’altra volta. Quello che ha segnato i miei gusti letterari era un libro di astronomia che mostrava le varie costellazioni, quando poterle osservare, e le stelle che ne facevano parte. (1/5)
Si dice spesso che una storia possa cambiarti la vita. Mai come in questo caso questa frase corrisponde al vero: essendo cresciutə in un ambiente fortemente conservatore e cattolico ci sono vari aspetti del mondo che per me non sono mai esistiti se non molto, forse troppo tardi, e questioni come l’orientamento sessuale e l’identità di genere erano ad anni luce dal mio orizzonte. Ma per fortuna ad anni luce dal mio orizzonte c'erano le stelle. (3/5)
È stato quel libro a farmi sognare per primo di mondi lontani e storie possibili solo nella mia immaginazione, a farmi appassionare al genere sci-fi e a farmi prendere da una piccola libreria scolastica un libro vecchio, usurato, e che prometteva di farmi esplorare gli intrighi di un mondo che magari potevo sperare di sbirciare da lontano tutte le notti. Quel libro si chiamava “La Mano Sinistra delle Tenebre” di “Ursula K. LeGuin”. (2/5)
Sono stati Gently Aì ed Estraven a inserire il seme della curiosità e della resistenza al pregiudizio nella mia mente. La loro storia mi ha insegnato più di quanto avrei mai creduto possibile, e anni dopo quel seme è cresciuto, ha germogliato, e mi ha resa chi sono adesso: piena di difetti, meccanismi ancora da superare e abbattere, ma sempre pronta ad accogliere lə prossimə Estraven a mente aperta e a poter mettere tutto in discussione per imparare ancora. (4/5)
Se non l’avete letto fatevi un favore e leggetelo. Se l’avete letto fatevi una coccola e rileggetelo. In un mondo come quello di oggi c’è più che mai disperato bisogno di quanti più Gently Ai ed Estraven possibili. (5/5)
Unə narratorə autisticə appassionatə di1. Narrativa (ma va?) e sport2. Recitazione e GdR3. Scrittura e videogiochiTutto annaffiato con del buon tè o caffè.