«La storia di Moussa è simile a quella di molti altri costretti dopo guerre, violenze, torture e povertà, in un percorso lungo che non facilita di certo l’autonomia. Non stupisce che spesso si sviluppino frustrazioni enormi, sofferenze mentali e vulnerabilità. Si fa fatica a sopravvivere in un contesto come questo. Chi è che rimane “sano” in un contesto come questo?»
Se queste notizie fossero sempre date bene, la violenza della nostra politica si spiegherebbe da sé.
https://www.ilpost.it/2024/10/24/verona-moussa-diarra-polizia/