Ju
Premessa: in genere mi sposto in bici, se una persona ha un fisico ragionevolmente sano e può muoversi in giro raggiungendo ciò che interessa in bici o a piedi, sarebbe meglio lo facesse.
Ora complichiamo le cose buttando nel discorso qualche altra variabile.
Paesi di montagna/isolati.
Paesi di montagna/isolati d'inverno.
Persone anziane.
Persone malate, emergenze, disabilità...
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Ju
È possibile che non sia possibile "salvare il mondo".
Ciò non esime dal provarci.
Ma è possibile che "il meno peggio" sia davvero tutto quello che si può ottenere a questo punto.
Naturalmente, come dicevo, questo non esenta dal cercare di fare meglio, credo.
Mi pare che le cose giuste e decenti si dovrebbero comunque fare perché sono giuste e decenti, non necessariamente in vista di un successo.
Fine
Ju
La mia idea è che intanto bisogna cominciare a fare personalmente tutte le scelte ragionevolmente possibili, che sia risolutivo o no, comunque è un cambiamento.
Però bisogna anche essere consapevoli che nel contesto più ampio anche le scelte più radicali sono sempre e comunque compromessi, passettini.
Bisogna anche essere consapevoli che è possibile che non sia possibile.
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Ju
(Assumendo come centro la persona sana che vive in città).
È possibile arrivare a un cambiamento così radicale?
Uh...non lo so. È una risposta onesta, non lo so.
Sicuramente non può essere una cosa rapida o facile disfare e rifare tutto in modo che sia più sostenibile.
Sono necessarie scelte difficili.
Le persone non amano le scelte difficili.
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Ju
È una buona cosa farlo se possibile ma non è risolutivo.
Esattamente come non è risolutivo per sé comprare cose biologiche o mangiare solo alimenti vegetali o vestirsi interamente di fibre naturali.
Una volta che si dipana tutta la matassa cominciando a sciogliere nodo dopo nodo, e inizia ad apparire il quadro generale, si vede che la situazione diventa più complicata tanto più ci si allontana dal centro.
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Ju
Tornando al punto.
Tutto questo lungo giro per dire che se si esce dal contesto "persona sana che vive in città" portare dei veri cambiamenti in direzione di una società meno inquinante richiede di tornare indietro ad una situazione pre-automobile e pre-plastica e ripensare l'intero sistema in cui si sono risolti tutta una serie di problemi in modo completamente differente.
Non è sufficiente usare la bici.
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Ju
Digressione sul metodo 2/2
Non fanno una casistica perché per esempio potrebbe essere che le risposte a un thread vengano tutte da gente che ha più o meno la stessa età e vive nello stesso contesto sociale.
Per avere una casistica serve ampliare lo spettro
Quindi anche se la vostra esperienza personale è rispettabilissima, conta relativamente ai fini del discorso.]
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Ju
[Digressione sul metodo. 1/2
- si pone un'ipotesi.
- seguono studi e analisi che considerano tutti vari esempi pro e contro l'ipotesi in questione nel loro insieme creando una casistica.
- l'ipotesi viene scartata oppure diventa una tesi
- si pone una tesi che a sua volta può essere contestata sulla base di casistiche.
I singoli "e ma io" anche se sono tanti, non fanno di per sé una casistica.
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Ju
Mi pare che sia una delle falle di un certo tipo di ambientalismo, considerare le cose solo dal punto di vista di una persona sana che vive in una grande città occidentale.
Qui mi aspetto un coro di "e ma io non", "e ma io conosco chi non".
Puntualizzo: no, non si contesta un'ipotesi portando decine di singoli esempi. È una questione di metodo.
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Ju
"Usa la bici/vai a piedi" è un ottimo consiglio. Ma ha il difetto di essere un consiglio dato da un punto di vista abbastanza ristretto, quello della persona sana, tendenzialmente cittadina.
Infatti uno dei problemi più sollevati dalle persone è come rendere le città a misura di bici/pedone.
Ottima cosa, ma tutto il resto?
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